Mappatura degli spazi di musica dal vivo e dei festival: nuova deadline
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Yaràkä — Canto all’alie

il videoclip disponibile online

pro­get­to cui è sta­to con­ces­so un cor­ri­spet­ti­vo eco­no­mi­co nel­l’am­bi­to di Puglia Sounds Plus, avvi­so pub­bli­co Puglia Sounds Producers, secon­da sca­den­za 2023

Il progetto

Il 2023 degli Yaràkä è un anno par­ti­co­lar­men­te ric­co di pub­bli­ca­zio­ni e novi­tà. Reduci dal­la tour­nèe inter­na­zio­na­le in Francia, Spagna e Portogallo il trio taran­ti­no for­ma­to da Gianni Sciambarruto, Virginia Pavone e Simone Carrino è pron­to a pub­bli­ca­re un nuo­vo video­clip. Lunedì 30 otto­bre alle 15h00 sarà onli­ne sul cana­le YouTube del­la Zero Nove Nove il video­clip di Canto all’alie”, bra­no estrat­to dal for­tu­na­to album Curannera”. Il reper­to­rio degli Yarákä è intri­so di ritua­li­tà: ogni bra­no dell’album rac­con­ta l’esorcizzazione di un male dell’anima che tro­va la cura attra­ver­so un can­to ance­stra­le. Il per­cor­so che par­te dal­la pro­pria Terra e che uti­liz­za l’in­vo­ca­zio­ne come feno­me­no antro­po­lo­gi­co, ha affa­sci­na­to il trio por­tan­do­li a sca­va­re nei pri­mor­di per tro­va­re il pun­to di giun­zio­ne tra cul­tu­re ed etnie primordiali.

Canto all’alie”, nel­la ver­sio­ne rac­col­ta tra San Giorgio Jonico e Carosino (due pic­co­li pae­si in pro­vin­cia di Taranto) è un can­to alla sti­sa” che veni­va ese­gui­to duran­te il lavo­ro nei cam­pi dai brac­cian­ti per comu­ni­ca­re tra di loro mes­sag­gi che spes­so era­no d’amore o, come in que­sto caso, di scher­no nei con­fron­ti del padro­ne. Con que­sto video, scrit­to, diret­to ed edi­ta­to da UFO Bros (aka Andrea Agagiù e Cosimo Pastore) gli Yaràkä rac­con­ta­no pro­prio la for­za di ribel­lio­ne del popo­lo lavo­ra­to­re. La ricer­ca dell’ensemble attin­ge da una inda­gi­ne ora­le per rac­con­ta­re il lavo­ro dei brac­cian­ti nei cam­pi e la loro for­za di ribel­lio­ne nei con­fron­ti del padro­ne al fine di non spe­gne­re i riflet­to­ri sul­la pro­ble­ma­ti­ca del capo­ra­la­to e del­le pro­fes­sio­ni che tutt’ora non garan­ti­sco­no tute­le ai lavo­ra­to­ri di set­to­re, cau­san­do con­se­guen­ze che si riper­cuo­to­no sul benes­se­re dell’individuo. È sta­to scel­to otto­bre per la relea­se, in quan­to otto­bre-novem­bre è il perio­do in cui nel­le cam­pa­gne ci si dedi­ca alla rac­col­ta del­le oli­ve. Al video han­no par­te­ci­pa­to la dan­za­tri­ce Adele Benlahouar, Chiara Annesi per il make-up arti­st; il video è sta­to regi­stra­to pres­so Ientu Film di Davide Micocci.

Yarákä è un pro­get­to nato nel 2015, atten­to ad esal­ta­re la com­po­nen­te mul­tiet­ni­ca, in par­ti­co­la­re quel­la comu­ne matri­ce rit­mi­ca pro­ve­nien­te dall’Africa, che fun­ge da cata­liz­za­to­re e per­met­te di spe­ri­men­ta­re con­ta­mi­na­zio­ni auda­ci con le sono­ri­tà Mediterranee e del Sud Italia. L’ensemble è for­ma­to da Gianni Sciambarruto, Virginia Pavone e Simone Carrino, tre musi­ci­sti taran­ti­ni che ricer­ca­no per espri­me­re una iden­ti­tà per­so­na­le, per risco­pri­re le tra­di­zio­ni con un’a­per­tu­ra ver­so la moder­ni­tà e la con­ta­mi­na­zio­ne tra cul­tu­re. L’obiettivo del­la ricer­ca degli Yarákä è infat­ti quel­lo di subli­ma­re in musi­ca il con­cet­to di ritua­li­tà che carat­te­riz­za le pra­ti­che lega­te alle tra­di­zio­ni popo­la­ri, esplo­ran­do l’an­ce­stra­le rap­por­to uomo-natu­ra. Yarákä è infat­ti una paro­la com­po­sta dai 4 ele­men­ti acqua, aria, fuo­co e ter­ra - in lin­gua tupi-gua­ra­ní, una tra le più impor­tan­ti tri­bù amaz­zo­ni­che che rap­pre­sen­ta per la band un esem­pio per­fet­to di coe­si­sten­za tra uomo e natura.

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